LIBRI : CURZIO NITOGLIA
“BUONA FILOSOFIA E CONTROSTORIA FILOSOFICA” (EDIZIONI RADIO SPADA)
“Il male dell’epoca moderna è una malattia dell’intelletto che si chiama agnosticismo” (san Pio X).
Secondo l’agnosticismo il trascendente, forse, può anche esistere, ma è assolutamente inconoscibile. Se vogliamo guarire da tale male dobbiamo ritornare al realismo aristotelico-tomistico della conoscenza fattoci conoscere dalla filosofia tomista.
L’intelletto umano è capace di conoscere la realtà, è un fatto evidente a tutti gli uomini forniti di retta ragione e onestà intellettuale e morale.
Dalla sofistica a “fiducia supplicans”
Prologo
San Tommaso d’Aquino ha scritto che la negazione speculativa dei “primi princìpi per sé noti”[1] è paragonabile – nella pratica – alla perdita della “sinderesi”: “Fa il bene, fuggi il male” (S. Th., II–II, q. 154, aa. 11–12).
Infatti, la trasgressione – della sinderesi (il primo principio della vita pratica) ripugna alla retta ragione e all’ordine naturale (v. Rom., I, 26). Ora, in tutte le cose, la degenerazione più grave è la corruzione dei princìpi, da cui tutto il resto dipende. Ma, i princìpi della ragione umana sono dati da ciò che è secondo natura; infatti, la ragione presupposto ciò che è determinato dalla natura dispone il resto in conformità ad essa. Ciò avviene sia in campo speculativo che pratico.
Cinquantesimo della fondazione di “sì sì no no”
Quest’anno ricorre il cinquantesimo di “sì sì no no”. Pensiamo di far cosa gradita ai nostri nuovi aggregati raccontando brevemente l’inizio e la figura del fondatore.
A Salerno don Francesco Putti, nei primi anni Sessanta, nello svolgere il suo ministero, ebbe modo di conoscere e dirigere spiritualmente delle giovani laureate e studentesse universitarie.
Alcune di esse pensavano già alla vocazione. Dopo matura riflessione ritenne di fondare una Comunità religiosa.
Don Putti pensò a un Cenacolo di Suore che aiutassero i Sacerdoti. Infatti, egli aveva costatato che molte defezioni di Sacerdoti erano dovute anche alla mancanza di aiuto da parte dei fedeli. Perciò, le Suore avrebbero potuto e dovuto ovviare a questa mancanza. Da quest’idea sarebbero nate le Suore Discepole del Cenacolo.
Verso il nuovo caos mondiale: come distruggere la vita credendo di liberarla
Oggi più che mai l’uomo detesta i valori basilari della Vita, per assurdo proprio quelli che la rendono possibile. Il cosiddetto “nichilismo” imperante da tempo, fondato sul “nulla” (nihil), ha prodotto false coscienze e pseudo culture di morte. Come una sorta di Anti-Vita che forse è il vero volto dell’Anticristo. Inevitabile che poi le coscienze e i Popoli implodano o si disintegrino.
BERGOGLIO E SATANA
Status quaestionis
Il Dicastero per la Dottrina della Fede, l’8 novembre 2023, ha decretato (senza definire e obbligare a credere quindi non infallibilmente) che anche i transessuali possono chiedere e ricevere, pur se non pentiti, il Battesimo. Inoltre, essi possono anche fungere da padrini e testimoni di nozze in chiesa. Infine, pure gli omosessuali che convivono con un’altra persona dello stesso sesso, possono ricoprire lo stesso ruolo (ANSA, 9 novembre 2023).
BERGOGLIO E LA BENEDIZIONE SACRILEGA
Inviammo, tempo fa, un messaggio all’inquilino di Santa Marta, dal titolo: Usque tandem, Francisce? = fino a quando, Francesco? per capire fino a che punto di degrado intende trasportare la Santa, Cattolica, Apostolica e Romana. Domanda niente affatto retorica ma grave per gli interrogativi che pone perché, conoscendo Jorge Mario Bergoglio, ex primate d’Argentina, attuale detentore del potere di “sciogliere e legare in terra e in cielo”, eravamo certi che avrebbe oltrepassato la linea “maginot” dell’invalicabile, non in modo improvviso ma “lento pede” corredando i gesti e le decisioni, con un linguaggio circiteristico, vale a dire adottare il classico metodo del colpo al cerchio e alla bótte, del tipo: sì/ma, vero/però, certamente/ tuttavia, così/anche.
E' possibile scaricare liberamente il numero di Dicembre 2023 contenente il sommario annuale.
L’ultimo passo di Bergoglio verso l’abisso
Qualche anno fa, Francesco, senz’attendere risposta, s’è chiesto a bella posta: “Che cos’è la verità? Che cosa posso dire io dell’omosessualità? Dei divorziati e degli abortisti?”.
Sino a ieri (nel primo decennio di pontificato), pur senza dirlo esplicitamente, egli lasciava errare e fare il male praticamente, non teorizzando esplicitamente nulla. Quest’è stata sino a ora, la tattica di Bergoglio; tuttavia, adesso (con l’inizio del secondo decennio di pontificato …) è passato alla seconda fase mettendo nero su bianco la teorizzazione del male morale da praticarsi come se fosse bene (Sinodo della Sinodalità e Dichiarazione sui trans/Padrini e omo/ Testimoni dell’8 novembre 2023).
Il castigo di Dio Aleggia sulle nostre teste
Dio castiga
Nell’Antico Testamento il castigo di Dio è rivelato formalmente: “Se farà il male, lo castigherò” (2 Sam., VII, 14). “Dio castiga e usa misericordia” (Tob., XIII, 2); “Il Signore vi castiga per i vostri peccati” (Tob., XIII, 5); “Castigando il suo peccato Signore tu correggi l’uomo” (Sal., XXXIX, 12); “Signore eri per loro un Dio paziente, pur castigando i loro peccati” (Sal., XCIX, 8); “Dio castigò i re per causa loro” (Sal., CV, 14); “Tu castighi poco alla volta i colpevoli” (Sap., XII, 2); “Il Signore castiga coloro che gli stanno vicino” (Giuditta, VIII, 27); “Con quanta attenzione hai castigato i tuoi figli” (Sap., XII, 21); “Ti castigherò secondo giustizia” (Ger., XXX, 11).
La concezione cattolica della politica da san Tommaso a san Pio x
La filosofia politica aris/tomistica ci aiuta a mettere ordine nelle intelligenze degli uomini che si trovano a vivere nella Società moderna e post-moderna e specialmente della gioventù, più facilmente preda dell’errore del soggettivismo relativista proprio della modernità kantiana.
Per mettere ordine occorre insegnare, dare i princìpi fondamentali della filosofia politica o arte di viver virtuosamente in Società e tirarne le conclusioni logiche, che guideranno specialmente i giovani nella vita individuale, familiare e sociale finalizzata alla Beatitudine eterna.
“Vanità delle vanità, tutto è vanità”
Il disincanto
Nella vita spesso prendiamo degli abbagli, siamo vittime d’illusioni, di speranze mal riposte, crediamo a chi non è degno di fiducia. Sovente ce ne accorgiamo troppo tardi. Tuttavia, “meglio tardi che mai”.
L’importante è scuotersi dall’ illusione o dall’incanto e riprendere contatto con la realtà, anche se sgradevole. Ossia, essere “disincantati”, senza troppa ingenuità; quindi più esperti o disillusi, privi della capacità d’ingannare noi stessi e quindi anche gli altri, come fanno non pochi leader o santoni.
Gesù Cristo è un personaggio storico?
Le testimonianze storiche su Gesù
La nostra conoscenza della persona storica di Gesù si fonda soprattutto sulla testimonianza del Cristianesimo primitivo ma, anche su quella – meno dettagliata – del Paganesimo e del Giudaismo postbiblico; tuttavia, mentre il primo presenta Gesù come Messia e Dio incarnato, il Paganesimo si limita a parlare per sommi capi del personaggio Gesù Cristo, il Giudaismo, invece, lo denigra come un malfattore e un eretico o stregone che si è fatto passare per Dio.
Il miracolo è possibile?
Introduzione
Natura del miracolo
Il miracolo, in senso largo, etimologicamente deriva dal verbo latino “mirari, admiratio”; ossia, è un fatto che suscita ammirazione, stupore; insomma, è qualcosa di tangibile che si fa notare.
Questo stupore o meraviglia è prodotto 1°) dal fatto che costatiamo, con i nostri sensi, un effetto contrario a quello che dovrebbe invece essere prodotto e che, inoltre, sorpassa le capacità delle forze naturali. Per esempio, un sasso lasciato nel vuoto che non cade a terra; 2°) dall’ignoranza della causa che l’ha prodotto.
La tunica a sorte
La veste bella e preziosa, inconsutile – confezionata tutta d’un pezzo – simile a quella del sommo sacerdote, a Gesù l’aveva tessuta sua Madre, Maria, che, come gran parte delle donne ebree, sapeva tessere al telaio. Gesù, come tutti i bambini del mondo, nacque nudo. L’evangelista Luca che seppe i fatti dell’infanzia-fanciullezza di Gesù dalla Madonna stessa, s’affretta a dire che, dopo il parto verginale, “Maria l’avvolse in fasce e lo depose nella mangiatoia” (Lc, 2, 7). Poi “Gesù cresceva in età, statura, sapienza e grazia” (Lc 2, 52), e pertanto solo Maria sa quante tuniche gli ha tessuto.